Che cos’è e quando ne abbiamo bisogno
A tutti capita di provare tristezza, rabbia, ansia, paura, quando però ciò si protrae nel tempo e diventa una sorta di fastidioso “compagno di viaggio” nella quotidianità, è necessario valutare di rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale.
Se per esempio ci ritroviamo spesso a fronteggiare uno stato emotivo ansioso, anche per situazioni che dobbiamo affrontare abitualmente, come per esempio andare a fare la spesa o dover parlare con i colleghi di lavoro, potremmo essere di fronte ad un disagio psicologico che richiede un supporto esterno dato da uno psicoterapeuta.
O ancora, se ci sentiamo tristi tutti i giorni per la maggior parte del giorno e non abbiamo più voglia di dedicarci a ciò che ci ha sempre interessato, probabilmente stiamo vivendo una depressione e necessitiamo di aiuto.
La psicoterapia cognitivo comportamentale (PCC) è la via maestra verso un percorso di guarigione grazie all’attenta analisi dell’interazione tra emozioni, pensieri e comportamenti.
Indicazioni della psicoterapia cognitivo comportamentale
La psicoterapia cognitivo comportamentale si basa su evidenze scientifiche e vari studi hanno dimostrato che essa è un approccio terapeutico molto efficace nel trattamento di numerosi disturbi:
- Depressione e disturbo bipolare;
- Ansia, fobie, attacchi di panico e ipocondria;
- Ossessioni e compulsioni;
- Ansia o preoccupazione generalizzate;
- Disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, etc.);
- Stress, disturbi psicosomatici e cefalee;
- Disfunzioni sessuali (eiaculazione precoce, anorgasmia, etc.);
- Abuso e dipendenza da sostanze (alcool, droghe, etc.);
- Disturbi della personalità;
- Insonnia e altri disturbi del sonno;
- Difficoltà a stabilire e mantenere relazioni sociali e comportamento impulsivo;
- Problemi di coppia;
- Difficoltà nella scuola o nel lavoro;
- Bassa autostima.
La terapia tratta due aspetti interrelati: l’aspetto comportamentale, che riguarda la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze, e l’aspetto cognitivo, relativo a pensieri ricorrenti, schemi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che determinano forti e persistenti emozioni negative, percepite come sintomi.
Come aiutare sé stessi grazie alla psicoterapia cognitivo comportamentale
La prima azione da intraprendere è rivolgersi a uno psicoterapeuta specializzato e competente.
Quindi iniziare un percorso psicoterapico che aiuti a superare le difficoltà quotidiane.